Archivio sommari » Bancaria - Marzo 2021 » La bancabilità delle start-up
Nei primi anni della loro vita, le start-up sono tipicamente prive di indebitamento, non essendo in grado di generare flussi di cassa positivi o di concedere garanzie adeguate. Il capitale raccolto risulta pertanto riferibile al patrimonio netto (equity), che rappresenta il serbatoio di cassa che consente alle start-up di sopravvivere sino a quando maturano un surplus di liquidità. Quando una start-up raggiunge la sua maturità e il break-even finanziario, grazie anche alla finanza ponte di intermediari specializzati (venture capital, private equity, finanza agevolata), può iniziare a indebitarsi. Ciò rappresenta un importante traguardo, riservato alle scale-up che sopravvivono alla selezione darwiniana, oltrepassando la «valle della morte» (che comporta l’azzeramento della liquidità e del patrimonio netto).