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Gracia Nasi, grande finanziera marrana: una storia, più storie

Maria Giuseppina Muzzarelli
March 2025 - n. 3

Le ragioni per considerare Gracia Nasi figura fuori dall’ordinario sono molteplici e le storie che si possono ricostruire analizzando la sua figura sono altrettanto numerose. La sua è la vicenda di una grande protagonista di eventi complessi e drammatici che hanno avuto luogo nel corso del XVI secolo1. Nata nel 1510 e scomparsa intorno al 1569 ha vissuto, da appartenente a una famiglia ebraica da tempo stanziata in Spagna, le conseguenze dell’editto di Ferdinando d’Aragona e di Isabella di Castiglia del 1492 che obbligò gli ebrei a convertirsi immediatamente al cristianesimo o a lasciare la Spagna. La sua famiglia andò in Portogallo dove Gracia nacque e dove nel 1497 si ripropose il medesimo aut aut: convertirsi o lasciare il paese. Si convertirono e cominciò una vita di doppia identità: segretamente, privatamente erano ebrei e pubblicamente cristiani. Da cristiana, in quanto nata da due convertiti, assunse il nome Beatriz De Luna ma qui ci si riferisce a lei come Gracia forti come siamo della conoscenza del suo intimo e definitivo volere svelato dal fatto che, quando raggiunse la Turchia, si fece ebrea e come tale passò i suoi ultimi quindici anni di vita operando a favore di quanti, come lei, avevano a lungo dovuto nascondere la loro vera identità.

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