La storia di Bancaria
Dal 1921 Bancaria ha l'obiettivo di fare da ponte tra la ricerca accademica e la professione bancaria e finanziaria.
Oggi Bancaria mira a rafforzare il proprio ruolo di punto di riferimento per il mondo accademico italiano in linea con le tendenze emergenti della ricerca a livello internazionale, riaffermando il ruolo storico della rivista come ponte tra la ricerca e la professione bancaria e finanziaria. Ma come si è giunti a questa scelta dopo quasi 90 anni di vita?
Come scriveva Costantino Bresciani Turroni, «Bancaria soddisfa tanto le esigenze dello studioso, che vi trova articoli ispirati ai più rigorosi metodi scientifici, quanto il desiderio dell'uomo della pratica che vuole informazioni sistematicamente ordinate e ben documentate».
Tra i tanti prestigiosi autori spiccano i nomi di Guido Carli (con ben 52 articoli nei 15 anni del suo governatorato), Menichella, Visentini, Baffi, Caffè, Cosciani, Demaria, Saraceno, Amoroso, Jannaccone, Di Fenizio, Marrama, Sylos Labini, di storici come Sirugo, Luigi De Rosa, Barbieri, di premi Nobel come Hicks, Friedman, Samuelson, Tobin, von Hayek, di grandi economisti come Harrod, Machlup, Haberler, Hahn, Kaldor, Vera Lutz, Gurley, Shaw, Triffin. Ma anche di politici come Vanoni, La Malfa, Malagodi, Pella, Campilli, Taviani, Segni, Tremelloni, Andreotti, Colombo, Stammati, e di banchieri come Dell'Amore, Mattioli, Parrillo, Parravicini, Tancredi Bianchi e molti altri.
Agli articoli veri e propri si accompagnavano numerose rubriche tematiche, volte ad approfondire i problemi politici ed economici (Rassegna dei problemi italiani), gli aspetti congiunturali e monetari con i temi giuridici, la giurisprudenza, la vita delle banche (Notiziario delle aziende), una rassegna bibliografica e numerose recensioni. Una profonda articolazione in rubriche che rispecchia il taglio multi-disciplinare della rivista e l'obiettivo di fornire servizi informativi alla associate. E come ricostruiscono Asso e Nerozzi nella loro Storia dell'ABI 1944 - 1972, Bancaria si distingue da sempre per lo stretto rapporto con l'ABI e le banche, in una «felice simbiosi tra specializzazione e concretezza».
A partire dal 2009, Bancaria ha avviato numerose nuove iniziative di grande rilievo per innalzare la propria diffusione nazionale e internazionale:
Dal 2011 è possibile abbonarsi, oltre a Bancaria su carta, a Bancaria online (con archivio dal 2005), la nuova versione elettronica che offre tanti vantaggi:
Nel 2009 Bancaria ha compiuto 60 anni dalla sua "rifondazione" del 1949. Nel Convegno "Sviluppo e crisi, le lezioni della storia" che si è svolto il 1 dicembre 2008 a Roma, sono intervenuti Giuliano Amato, Pier Francesco Asso, Marcello Messori e Mario Sarcinelli (pubblicati nel numero 3 del 2009 di Bancaria).
Le idee e le proposte che hanno animato le pagine di Bancaria dal 1949 al 1979 sono alla base del volume "Economia e Banca. Tra cronaca e storia" con la prefazione di Carlo Azeglio Ciampi. Idee innovative che fanno da trait d'union tra la Bancaria di ieri e quella di domani.
Dal 1926 in poi, con l'uscita di Cabiati, la rivista segue le complesse vicende dell'ABI (ricostruite da Gian Franco Calabresi in "L'Associazione Bancaria Italiana 1919 - 1943, Laterza), con la creazione prima della Confederazione Bancaria e poi a partire dal 1931 con la Confederazione del Credito e dell'Assicurazione da un lato e con l'Associazione Tecnica Bancaria dall'altro. Nel 1937 diventa "Rivista Bancaria-Minerva Bancaria", nel 1940 "Rivista bancaria, delle assicurazioni e dei servizi tributari".