NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di aprile
Prestiti e raccolta
A marzo 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.765,9 miliardi di euro è superiore, di oltre 43,5 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.722,4 miliardi di euro.
Dinamica dei prestiti bancari
Dai dati al 31 marzo 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,1%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di crescita annuo risulta su valori positivi da oltre 2 anni). Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni) . Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a febbraio 2018, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L'ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,6% rispetto a febbraio 2017 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Tassi di interesse sui prestiti
A marzo 2018, i tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela si collocano sui minimi storici: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,68%, minimo storico (2,69% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). 5. Al minimo storico anche il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni che è risultato pari a 1,90% (1,91% a febbraio 2018, minimo storico, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. 6. Minimo storico anche per il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese che risulta pari a 1,38% (1,54% il mese precedente, minimo storico; 5,48% a fine 2007). 1 Il rapporto mensile dell'Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori stessi di queste informazioni.
Qualità del credito
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a febbraio 2018 si sono attestate a 54,5 miliardi di euro; un valore in diminuzione di 5 miliardi rispetto ai 59,5 miliardi del mese precedente e in forte calo, meno 32,3 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In 14 mesi si sono quindi ridotte di oltre il 37%. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 34 miliardi, cioè diminuisce del 39%. 8. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,16% a febbraio 2018 (era 4,89% a fine 2016).
Dinamica della raccolta da clientela
In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a marzo 2018, di circa 73 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +5,3% su base annuale), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 58,5 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -18%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a marzo 2018 una crescita su base annua di +0,9%. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.549 a 1.722,4 miliardi di euro, segnando un aumento - in valore assoluto - di oltre 173 miliardi.
Tassi di interesse sulla raccolta
A marzo 2018 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,73% (0,75% il mese precedente) ad effetto:
Margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a marzo 2018 risulta pari a 195 punti base (194 punti base il mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).