



NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di Aprile
Da ottobre 2023, i tassi di mercato sono progressivamente diminuiti a seguito dei tagli della Bce. Nei primi mesi del 2025 i tassi a breve termine si sono ulteriormente ridotti, mentre quelli a lungo termine, nonostante il calo nei primi giorni di aprile, hanno registrato un complessivo rialzo.
TASSI DI MERCATO
Nei primi 10 giorni di aprile 2025:
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
A marzo 2025:
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA BANCARIA
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a marzo 2025 è stato il 2,54%. A febbraio tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell'area dell'euro (Italia 2,62%; area dell'euro 2,40%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce) quando il tasso era dello 0,29%, l'incremento è stato di 225 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a marzo 2025 è stato il 2,22%, con un incremento di 91 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l'1,31%.
A marzo 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,79% (0,82% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
Il tasso sui soli depositi in conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, è lo 0,38% (0,39% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a marzo 2025 è di 189 punti base.
QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 153 miliardi tra febbraio 2024 e febbraio 2025 (49,0 miliardi famiglie, 18,5 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
A marzo 2025 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima del 4,0% (+6,3% nel mese precedente).
I soli depositi, nelle varie forme, a marzo 2025 sono cresciuti dell'1,2% su base annua (+1,5% il mese precedente).
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a marzo 2025 è risultata in aumento dell'1,5% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+2,1% a febbraio 2025).
PRESTITI BANCARI
Il rallentamento della crescita economica contribuisce a mantenere bassa la domanda di prestiti: a marzo 2025, i prestiti a imprese e famiglie, per la prima volta da marzo 2023, non registrano un tasso di variazione negativo rimanendo invariati rispetto a un anno prima (-0,6% nel mese precedente); a febbraio 2025 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,1% mentre quelli alle famiglie erano cresciuti dello 0,7%.
CREDITI DETERIORATI
A febbraio 2025 i crediti deteriorati netti (cioè l'insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 30,2 miliardi di euro, da 32,1 miliardi di settembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 166 miliardi.
A febbraio 2025 i crediti deteriorati netti rappresentano l'1,46% dei crediti totali. A settembre 2024, tale rapporto era l'1,54% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015).
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