



NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di Febbraio
Da ottobre 2023 sono diminuiti i tassi di mercato. Nei mesi più recenti tale tendenza alla diminuzione è proseguita a seguito delle riduzioni dei tassi BCE.
TASSI DI MERCATO
Nei primi 14 giorni di febbraio 2025:
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
A gennaio 2025:
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA BANCARIA
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a gennaio 2025 è stato il 2,77%. A dicembre 2024 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell'area dell'euro (Italia 2,89%; area dell'euro 2,68%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l'incremento è stato di 248 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a gennaio 2025 è stato il 3,45%, con un incremento di 214 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l'1,31%.
Il rapporto mensile dell'Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori stessi di queste informazioni.
A gennaio 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,86% (0,89% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
Il tasso sui soli depositi in conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, è lo 0,43% (0,46% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a gennaio 2025 è di 167 punti base.
QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di oltre 156 miliardi tra dicembre 2023 e dicembre 2024 (47,1 miliardi famiglie, 17,9 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
A gennaio 2025 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa del 6,0% (+7,2% nel mese precedente).
I soli depositi, nelle varie forme, a gennaio 2025 sono cresciuti del 2,1% su base annua (+2,0% il mese precedente).
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a gennaio 2025 è risultata in aumento del 2,6% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+2,7% a dicembre 2024).
PRESTITI BANCARI
Il rallentamento della crescita economica contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a gennaio 2025, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell'1,0% rispetto a un anno prima, stesso valore del mese precedente; a dicembre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,3% mentre quelli alle famiglie erano cresciuti dello 0,2%.
CREDITI DETERIORATI
A dicembre 2024 i crediti deteriorati netti (cioè l'insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 30,4 miliardi di euro, da 32,1 miliardi di settembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di circa 166 miliardi.
A dicembre 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l'1,47% dei crediti totali. A settembre 2024, tale rapporto era l'1,54% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015).
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