NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di Gennaio
Dinamica dei prestiti bancari
A dicembre 2020 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si riducono ulteriormente, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche:
Qualità del credito
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a novembre 2020 sono 23,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 29,3 miliardi di novembre 2019 (-5,8 miliardi pari a -19,6%) e ai 38,2 miliardi di novembre 2018 (-14,6 miliardi pari a -38,3%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 65 miliardi (pari a -73,5%).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto all’1,35% a novembre 2020 (era 1,69% a novembre 2019, 2,22% a novembre 2018 e 4,89% a novembre 2015).
Dinamica della raccolta da clientela
In Italia, a dicembre 2020, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +7,8% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a dicembre 2020, di oltre 162 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +10,3% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di oltre 20 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -8,6%).
Tassi di interesse sulla raccolta
A dicembre 2020, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,50%, (0,50% anche nel mese precedente) ad effetto:
Margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie si riduce ulteriormente in Italia su livelli particolarmente infimi, a dicembre 2020 risulta di 178 punti base (180 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).
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