NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di Gennaio
Rispetto a ottobre 2023 i tassi di mercato sono ulteriormente diminuiti a seguito delle riduzioni dei tassi BCE. Nei mesi più recenti tale tendenza è proseguita per i tassi a breve termine, mentre per quelli a lungo termine, nei primi giorni di gennaio, si è registrata una inversione con una ripresa.
TASSI DI MERCATO
Nei primi 16 giorni di gennaio 2025:
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
A dicembre 2024:
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA BANCARIA
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a dicembre 2024 è stato il 3,04%. A novembre 2024 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell'area dell'euro (Italia 3,14%; area dell'euro 2,79%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l'incremento è stato di 275 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a dicembre 2024 è stato il 2,41%, con un incremento di 110 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l'1,31%.
A dicembre 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,91% (0,93% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
Il tasso sui soli depositi in conto corrente è lo 0,47% (0,48% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022), tenendo presente che il conto corrente non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi.
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a dicembre 2024 è di 217 punti base.
QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 164 miliardi tra novembre 2023 e novembre 2024 (56,8 miliardi famiglie, 16,2 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). A dicembre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni,
è cresciuta rispetto ad un anno fa del 6,8% (+7,2% nel mese precedente). I soli depositi, nelle varie forme, a dicembre 2024 sono cresciuti dell'1,7% su base annua (+4,5% il mese precedente).
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a dicembre 2024 è risultata in aumento del 2,4% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+4,8% a novembre 2024.
PRESTITI BANCARI
Il calo dei volumi di credito è conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a dicembre 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell'1,0% rispetto a un anno prima, in attenuazione rispetto al -1,8% del mese precedente; a novembre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,6% mentre quelli alle famiglie erano rimasti invariati (cfr. Tabella 4).
CREDITI DETERIORATI
A novembre 2024 i crediti deteriorati netti (cioè l'insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 31,1 miliardi di euro, da 31,6 miliardi di settembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di oltre 165 miliardi.
A novembre 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l'1,51% dei crediti totali. A settembre 2024, tale rapporto era l'1,52% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015.
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