NEWS » Pubblicato il Rapporto ABI di Novembre
Da ottobre 2023 sono diminuiti i tassi di mercato. Nelle settimane più recenti tale tendenza alla diminuzione è proseguita a seguito delle riduzioni dei tassi BCE e anche anticipando le ulteriori decisioni della BCE.
TASSI DI MERCATO
Nei primi 14 giorni di novembre:
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
Ad ottobre 2024:
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA BANCARIA
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) ad ottobre 2024 è stato il 3,14%. A settembre 2024 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell'area dell'euro (Italia 3,35%; area dell'euro 3,17%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l'incremento è stato di 285 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad ottobre 2024 è stato il 3,83%, con un incremento di 252 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l'1,31%.
Ad ottobre 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,96% (0,99% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
Il tasso sui soli depositi in conto corrente è lo 0,48% (0,52% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022), tenendo presente che il conto corrente non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie ad ottobre 2024 è sceso a 159 punti base (191 punti nel mese precedente).
QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 208 miliardi tra settembre 2023 e settembre 2024 (84,4 miliardi famiglie, 15,4 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
Ad ottobre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa dell'8,7% (+9,6% nel mese precedente).
I soli depositi, nelle varie forme, ad ottobre 2024 sono cresciuti del 2,4% su base annua (+0,5% il mese precedente).
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) ad ottobre 2024 è risultata in aumento del 3,2% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio anno (+1,6% a settembre 2024.
PRESTITI BANCARI
Il calo dei volumi di credito è conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: ad ottobre 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,0% rispetto a un anno prima; a settembre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,4% e quelli alle famiglie dello 0,4%.
CREDITI DETERIORATI
A settembre 2024 i crediti deteriorati netti (cioè l'insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 30,9 miliardi di euro, da 31,9 miliardi di giugno 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 165 miliardi.
A settembre 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l'1,49% dei crediti A giugno 2024, tale rapporto era l'1,51% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015.
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