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Pubblicato il Rapporto ABI di Ottobre

Dinamica dei prestiti bancari
A settembre 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,2% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Ad agosto 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell'1,2% su base annua. L'aumento è del 3,7% per i prestiti alle famiglie. Tassi di interesse sui prestiti.  A settembre 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche:

  • il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l'1,19% (1,07% il mese precedente; 5,48% a fine 2007);
  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l'1,39% (1,46% ad agosto 2021, 5,72% a fine 2007).

Qualità del credito
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2021 sono 16,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 17,8 miliardi di luglio 2021 e ai 24,5 miliardi di agosto 2020 (-7,9 miliardi pari a -32,1%) e ai 32,3 miliardi di agosto 2019 (-15,7 miliardi pari a -48,6%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 72,2 miliardi (pari a -81,3%).

Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,97% ad agosto 2021, (era 1,40% ad agosto 2020, 1,86% ad agosto 2019 e 4,89% a novembre 2015).

Dinamica della raccolta da clientela
In Italia, a settembre 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +5,4% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di oltre 117 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +7,0% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto (pari a 6,5%).

Tassi di interesse sulla raccolta
A settembre 2021, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,45%, ad effetto:

  • del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,31% (stesso valore nel mese precedente);
  • del tasso sui PCT, che si colloca all'1,26% (1,38% il mese precedente);
  • del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,80% (1,79% nel mese precedente.

Margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a settembre 2021 risulta di 174 punti base (stesso valore del mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).

 

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