Archivio sommari » Bancaria - Dicembre 2022 » Il regime della cooperative compliance nell’esperienza delle banche: risultati e prospettive
L’adempimento collaborativo (cooperative compliance) rappresenta sicuramente un fattore competitivo importante nella concorrenza tra ordinamenti. Dopo 7 anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 5 agosto 2015 n. 128 è certamente possibile fare un primo bilancio. La valutazione della sussistenza dei requisiti per l’accesso al regime dell’adempimento collaborativo ha consentito di individuare delle aree di miglioramento dei presidi per la gestione e il controllo del rischio fiscale esistenti. In generale, le banche che hanno aderito alla cooperative compliance valutano positivamente il confronto preventivo con l’Agenzia delle Entrate, ritenuto agevole e senza eccessi burocratici, anche se ci sono delle aree di miglioramento. L’adesione al regime della cooperative compliance rappresenta un importante fattore per rassicurare sia gli investitori che l’Amministrazione finanziaria nel virtuoso percorso nell’ambito del quale il rapporto tra fisco e contribuente si evolve sempre più da «inquisitorio» a «partecipato». La corretta gestione del rischio fiscale e la trasparenza in merito alla strategia fiscale d’azienda è destinata ad assumere un ruolo molto importante anche nell’ambito dell’informativa al mercato in materia di sostenibilità.