Mensile dell'
Associazione
Bancaria
Italiana


anno 100
 

Archivio sommari » Bancaria - Marzo 2016 » Le operazioni di fusione e acquisizione post-quotazione: l’evidenza empirica italiana

Le operazioni di fusione e acquisizione post-quotazione: l’evidenza empirica italiana

di Matteo Bonaventura, Giancarlo Giudici
Marzo 2016 - n. 3
Keywords: Fusioni e acquisizioni, offerta pubblica iniziale, performance operativa, scelte strategiche di investimento
Jel codes: G30, G34, G32

L'articolo analizza le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) svolte dalle matricole di mercato in Italia nel periodo 1997-2013 e i motivi che portano alla decisione di compiere attività di M&A nel primo anno successivo alla quotazione e l'impatto di queste operazioni sulle performance operative e di mercato. L'attività di M&A post-offerta pubblica iniziale è più probabile quando l'impresa era già attiva sul mercato delle M&A prima della quotazione, quando la proporzione di azioni di nuova emissione sul totale delle azioni offerte è maggiore, e quando la domanda da parte degli investitori istituzionali durante il book building è più intensa. L'analisi delle performance operative identifica tassi di profittabilità simili tra le matricole acquirenti e le nonacquirenti. D'altro canto, l'analisi dei rendimenti finanziari post-quotazione mostra una performance decisamente peggiore per le neo-quotate che svolgono attività di M&A. La discrepanza tra questi due risultati può essere interpretata alla luce della teoria della «window of opportunity».

 

Acquista il fascicolo