Archivio sommari » Bancaria - Maggio 2021 » Restyling completo per l’Ivafe: modifiche e dubbi sui prodotti finanziari detenuti all’estero
L’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe), istituita a decorrere dal periodo di imposta 2012, ha inteso rispondere anche ad esigenze di coerenza del sistema assoggettando tali attività a modalità di tassazione analoghe a quelle applicate alle attività detenute in Italia. Successivamente, questa imposta ha subito una serie di modifiche con riguardo all’ambito di applicazione sia soggettivo che oggettivo al duplice scopo di allineare questo prelievo a quello che gli investitori subiscono attraverso l’imposta di bollo sostitutiva e di risolvere alcune problematiche che l’Ivafe aveva sollevato nella sua applicazione pratica.