



Archivio sommari » Bancaria - febbraio 2014 » La ristrutturazione delle banche europee
Le banche italiane si stanno muovendo nella stessa direzione di quelle europee, perché operano le medesime forze del cambiamento: la necessità di rafforzamento patrimoniale, la riorganizzazione del network come conseguenza della riduzione strutturale della domanda, in particolare di servizi transattivi, il cambiamento qualitativo della domanda dei risparmiatori – verso prodotti semplici e a basso margine –, la maggiore rischiosità degli impieghi, i cambiamenti tecnologici. In particolare lo sviluppo dei servizi di mobile banking avranno riflessi significativi sull’organizzazione delle banche e sui sistemi retributivi